La Musica Liquida – Parte 2° – Acquisizione

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La Musica Liquida – Parte 2° –  Acquisizione

La Musica Liquida si può acquisire da due canali principali; lo scarico dalla rete, o per ripping da CD- DVD-SACD.

Scarico da internet. Per lo scarico dalla rete basta connettersi, via internet, con la web di un fornitore, casa discografica, magazzino specializzato (Amazon, Itune ecc) che forniscano il servizio di download. Espletate tutte le formalità per l’acquisto, si  riceve il flusso dati, normalmente in  formati zippati tipo Zip o Rar.

È importante sottolineare che la trasmissione via rete, in questo caso internet, permette di ricevere esattamente ciò che è stato inviato senza errori. Infatti i protocolli usati per questa trasmissione prevedono codici di controllo e meccanismi tali che in caso di errori di trasmissione, il pacchetto dati venga reso al mittente e inviato di nuovo. Questo fino a che la trasmissione sia priva di errori.

Una volta  ricevuti e salvati su HD, i file devono essere scompattati con programmi di Unzip o Unrar, per riportarli alla forma originale ( wav, flac, aiff ecc.), e quindi pronti per l’ascolto.  Con  lo scarico da internet, è ovviamente preferibile cercare file ad alta risoluzione 24bit-96KHz/192KHz, perchè sono quelli che, almeno teoricamente, garantiscono una qualità più alta. Ho detto, teoricamente,  perché per quanto possa essere alta la risoluzione del file, il buon suono di una registrazione si fa in sede di ripresa.

Ripping. Il ripping da cd ci permette di immagazzinare tutto il nostro patrimonio musicale, accumulato negli anni e selezionato secondo il nostro gusto, su HD, che da qui in avanti diverrà il nostro scaffale dei cd. Il ripping da cd garantisce tecnicamente, una migliore qualità di riproduzione, rispetto al cd letto sulle macchine tradizionali. Il motivo è molto semplice.

Nel 1980 alla nascita del cd, Sony e Philips, tramite le direttive elencate sul Reed Bock, stabilirono tutte le modalità che regolavano la gestione CD, dalla fabbricazione fino alla lettura finale. Uno dei capisaldi di queste regole, fu che la lettura del cd attraverso il laser, doveva essere effettuata direttamente e, in caso di mancata lettura per qualunque motivo (supporto rovinato, shock esterni, cd sporchi ecc.), i dati mancanti venissero ricostruiti attraverso i codici di controllo inseriti tra i dati audio.

Questa ricostruzione avviene, e avviene molto spesso, anche se non ce ne accorciamo perchè non esiste più un piccolo circuito con un led che ci avvisa ogni volta che il correttore interviene. Questo led era presente solo in uno dei primissimi lettori cd degli anni 80, e che io allora,  vedevo accendersi quasi continuamente.

Con il rippaggio invece, proprio perchè non vi deve essere una lettura immediata, il software costringe il laser a rileggere, quante volte necessario, il supporto fino a che la lettura non è stata fatta correttamente. Per questo il tempo per il ripping è molto vario, da 10/15 minuti, fino a svariate decine di minuti. Questo tempo è funzione sia delle condizioni di conservazione del cd, sia dello stato del supporto organico su cui sono stampati i pit.

In alcuni casi, non infrequenti, il programma non è in grado di leggere il cd nella modalità perfect . Per continuare la copia bisogna passare alla normale lettura con interpolazione dei dati. Però, quando nella modalità perfect  la lettura va a buon fine, saremo sicuri che avremo estratto completamente tutte le informazioni dal nostro cd. Avremo quindi una copia perfetta, priva di errori, salvata sul nostro HD.

In fase di lettura dall’HD, i dati audio vengono passati su un capiente buffer, che permette alle testine di lettura di ripetere l’operazione fino a quando il dato non sarà stato letto correttamente. Pertanto la lettura sull’HD è esente da errori e così sarà per tutte le letture future.

Uno degli attuali programmi migliori per il ripping è EAC. Si trova in internet con scarico libero e può essere istallato con facilità. Vi sono alcuni settaggi di base che permettono di effettuare la copia in modalità Perfect, cioè insistendo sulla lettura fino alla totale estrazione dei dati. Oppure in modalità veloce, con possibili errori corretti, che però permette la copia anche di cd in cattive condizioni, della musica ritenuta importante.

Una volta inserito il cd  EAC legge il contenuto ed elenca le tracce disponibili, senza nessuna descrizione. Con la funzione “Get CD information from” si attinge ai dati che sono presenti su database EAC che vengono inseriti sulle singole tracce. Viene anche visualizzato il titolo, autore e altri dati presenti sul database. Questi sono i dati che denomineranno la cartella contenente i file, quindi il nome del cd rippato.

Cliccando sull’apposita icona, il programma ci chiederà dove salvare il cd ed inizierà la procedura di rippaggio.

Alla fine, come normalmente avviene, il programma visualizza il report con il riscontro dei codici presenti sul  database EAC. Questo controllo ci dice che abbiamo rippato con successo il nostro cd.

Nel caso invece che il cd sia illeggibile, durante la copia un display, che indica la correzione degli errori, ci segnalerà l’errore, e dovremo passare alla modalità rapida con relativa interpolazione. Alla fine di questo ciclo avremo il cd copiato, ma senza riscontri sul database per la perfetta copia.

 

 

 

 

 

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